La giornata mondiale del veganesimo

Il 1 Novembre è la giornata mondiale del veganesimo (World Vegan Day) che apre quello che in realtà viene considerato un mese intero dedicato al movimento vegano.

La giornata mondiale vegan è nata nel 1994 come celebrazione della The Vegan Society, il primo ente no-profit al mondo legato al veganesimo.
The Vegan Society nasce nel Regno Unito da un’idea di Donald Watson, Elsie Shrigley e da alcuni loro conoscenti che sentivano il bisogno di andare oltre a quelli che erano i “dettami” del vegetarianesimo e rinunciare anche a quelli che sono tutti i prodotti di origine animale.

Chi sono i vegani?

I vegani sono delle persone che scelgono di non mangiare nulla che sia un prodotto derivato dallo sfruttamento dell’uomo nei confronti degli animali. Questo movimento, però, va ben oltre il cibo; infatti, i vegani non usano nemmeno prodotti di cosmetica, abiti o altri oggetti che possano aver incluso nel loro percorso di lavorazione un elemento animale.

Il veganesimo è un movimento con molte restrizioni ma in molti si fermano alle rinunce sul lato alimentare senza sconfinare poi sugli altri prodotti della società moderna.

Cosa celebra la giornata mondiale vegan

Lo scopo della giornata mondiale del veganesimo è quello di diffondere la filosofia del movimento stesso e di sensibilizzare le persone a quelle che sono le problematiche dello sfruttamento animale.

Aderire al veganesimo aiuta non solo al benessere degli animali, molto spesso tenuti in gabbie in condizioni pessime, ma anche l’ambiente e alla salute generale dell’essere umano.

Il contributo ambientale sarebbe quello derivante dalla cessazione degli allevamenti, ma anche della pesce, intensivi. In questi ambienti vengono utilizzate moltissime risorse tossiche per l’ambiente oltre alla continua disboscazione per estendere le zone per il pascolo, come spesso sentiamo accadere in Amazzonia.

Secondo i vegani, anche il nostro organismo gioverebbe dall’adottare questo stile di vita. Oltre a non mangiare più carne di animali allevati per profitto anche con l’uso di antibiotici per stimolare la crescita, il rinunciare ai derivati potrebbe far abbassare i livelli di colesterolo e affaticare meno il nostro apparato digerente.

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