Una delle professioni maggiormente richieste per chi desidera lavorare nel sociale è rappresentata dall’assistente sociale. Di seguito cercheremo di spiegare quali sono i passi da seguire per ricoprire questo ruolo, qual è il percorso formativo da seguire e in che cosa consiste l’attività di questa figura professionale.
Di che cosa si occupa l’assistente sociale
Cerchiamo innanzitutto di capire quali sono i compiti specifici dell’assistente sociale che, ricordiamo, è una professione che riconosciuta dalla Legge 84 del 1993.
In base alle indicazioni di questa legge e alle specifiche attività che svolge, questa figura professionale può essere considerata come un operatore specializzato che opera in completa autonomia, grazie a specifiche attività didattico-formative, che si occupa di minori, persone e famiglie che si trovano in uno stato di difficoltà, cercando di prevenire eventuali disagi e problematiche.
I contesti dove opera sono quindi molto differenti. Si occupa infatti dei problemi dei minori, in particolari della dispersione scolastica o di quelli presenti all’interno di una casa famiglia, ai problemi dei tossicodipendenti, ad esigente continue di natura economica, alle persone che hanno problemi con la giustizia, fino ad arrivare agli immigrati extracomunitari che sono temporaneamente collocati in centri di accoglienza.
Oltre a queste attività, può anche operare a stretto contatto con le ASL, con gli ospedali, con gli enti locali e con quelli appartenenti al terzo settore.
Qual è il percorso professionale da seguire per diventare assistente sociale
Diventare assistente sociale richiede uno specifico percorso professionale che nel complesso è abbastanza lineare ma che richiede un particolare impegno, soprattutto in considerazione dei soggetti verso i quali la propria opera è rivolta.
Attraverso la formazione, infatti, si acquisiscono delle competenze fondamentali da mettere a disposizione della comunità, e in particolare di persone, minori e famiglie, in modo da riuscire a gestire e all’occorrenza prevenire delle situazioni di disagio.
Il primo passo da compiere per poter diventare assistente sociale è dato dal conseguimento della laurea di primo livello o di quella specialistica o in alternativa aver partecipato ad un dottorato di ricerca nell’ambito del Servizio Sociale o della Sociologia.
Per poter essere certi di seguire un piano di studi universitario adeguato, l’ordine Nazionale degli Assistenti Sociali ha stilato una lista delle facoltà che all’interno della loro offerta didattica permettono di seguire dei percorsi formativi per poter essere idonei all’esercizio di questa professione. Conseguire la laurea è il primo passo per poter poi partecipare all’Esame di Stato per diventare Assistente Sociale ed essere poi iscritti al relativo ordine (CNOAS).
La distinzione indicata relativa al titolo di studio è particolarmente importante in quanto permette di accedere a due diverse tipologie di figura professionale e precisamente:
- assistente sociale
- assistente sociale specialista
Per essere più precisi, bisogna specificare che per diventare Assistente Sociale è necessario conseguire la Laurea in Servizio Sociale; subito dopo è necessario sostenere il relativo esame di stato e nel caso venga superato, iscriversi alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali.
Inoltre, una volta che sia stata conseguita la laurea triennale, è possibile comunque iscriversi a corsi di perfezionamento e specializzazione, nonché a master di primo livello.
La laurea magistrale in Servizio Sociale è invece un requisito necessario per coloro che intendano svolgere la professione di Assistente Sociale Specialista; anche in questo caso bisogna sostenere l’esame di stato ma una volta abilitati all’esercizio della professione, l’iscrizione all’Albo dovrà avvenire nella sezione A. Il possesso della laurea magistrale permette di iscriversi a master di secondo livello e a dottorati di ricerca.
Dove può lavorare l’assistente sociale
Al termine del percorso formativo e alla conseguente iscrizione all’Albo, nasce la necessità di comprendere quali sono gli sbocchi professionali a disposizione di questa figura. L’assistente sociale può fornire la propria opera a favore di diverse istituzioni quali:
- enti di ricerca e formazione, come scuole e università
- enti locali, quali regioni, province e comuni
- enti di sviluppo della socializzazione, quali comunità di recupero
- enti di integrazione socio-sanitaria
In ognuno di questi ambiti è necessario una forte predisposizione ai rapporti sociali e all’utilizzo delle competenze formative.