Come diventare guida turistica?
L’Italia è un Paese ricchissimo di meraviglie, più o meno conosciute e nascoste, che ogni anno attirano milioni di turisti da ogni parte nel mondo. Ma se non ci fossero le guide turistiche chi spiegherebbe alle persone la storia di quei posti, il loro passato e le loro caratteristiche?
Il mestiere della guida turistica non è un mestiere facile, questo è certo, ma è forse uno dei più belli e ricchi di occasioni di conoscenza e relazione che esistano. Per questo motivo è bene spiegare come poter riuscire ad esercitare questo impiego.
Quindi, se vuoi sapere come diventare guida turistica, sei decisamente nel posto giusto.
Chi è la guida turistica e quali sono i suoi requisiti personali
Spesso quando si frequentano dei musei o si visitano dei monumenti, non ci si rende conto che coloro che ci accompagnano ed impiegano il loro tempo a spiegarci tutto ciò che vediamo intorno a noi, lo fanno per professione e sono, quindi, delle guide turistiche.
Quelli che possiamo definire come i due requisiti fondamentali per diventare guida turistica sono senza dubbio avere una cultura di base ed avere una spiccata capacità descrittiva. E’ anche grazie a questo che possiamo distinguere la figura della guida turistica da quella dell’accompagnatore turistico, il quale, invece, si occupa di fornire assistenza ed informazioni ai turisti, come ad esempio i costi dei biglietti, dove alloggiare e tutto ciò su cui hanno bisogno di maggiori chiarimenti.
Dal punto di vista personale, per voler diventare guida turistica, sono diverse le caratteristiche da dovere necessariamente soddisfare per poter svolgere la professione nel miglior modo possibile. Per prima cosa la passione per il proprio territorio è essenziale, sia dal punto di vista artistico, che naturalistico, ma anche storico. Infatti, sono diversi i campi in cui la guida turistica deve trovarsi preparata, e per questo altro requisito centrale è la cultura.
Inoltre, conoscere almeno due lingue straniere è quasi d’obbligo, anche perché ci sarà sempre occasione di lavorare con turisti provenienti da tutto il mondo. Sempre ricollegandoci alla possibilità di conoscere tante persone, le capacità relazionali sono indispensabili per poter instaurare un bel rapporto con chi ci si trova davanti e quindi svolgere il proprio lavoro in maniera impeccabile.
Il percorso di studi da seguire
Il Decreto Ministeriale dell’11 dicembre 2015 afferma che il requisito principale per poter diventare una guida turistica è senza dubbio la laurea triennale, che permette di accedere all’Esame di Stato e quindi prendere il cosi tanto desiderato patentino.
Il percorso di laurea, ovviamente, dovrà essere in Lettere, Storia dell’Arte, o comunque collegarsi a indirizzi che riguardano la storia dell’arte, le lingue, l’archeologia e i beni culturali.
E’, inoltre, possibile iniziare una formazione che prepari al percorso lavorativo di guida turistica già dal liceo, in quanto indirizzi come quello turistico, o classico, o ancora quello linguistico, possono di certo facilitare chi vuole avvicinarsi al mondo del turismo.
Ultimo step, poi, come già detto, è senza dubbio l’Esame di Stato che dà l’abilitazione ad esercitare la professione di guida turistica.
L’Esame di Stato: che cos’è e in cosa consiste
Questo esame si svolge ogni due anni e le date vengono stabilite dalle Regioni e Province autonome, che permettono la partecipazione mediante specifici bandi.
I requisiti minimi per partecipare all’Esame sono:
- aver raggiunto la maggiore età;
- essere in possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell’Unione Europea o di abilitazione all’esercizio della professione qualora lo Stato membro dell’Unione Europea di provenienza della guida preveda un’abilitazione per lo svolgimento della professione;
- essere in possesso di una laurea triennale.
L’Esame di Stato consiste in tre prove:
- una prova scritta fatta di domande a risposta multipla e domande a risposta aperta relative alla legislazione, il turismo, la storia dell’arte, con particolare attenzione ai siti artistici del territorio per il quale si intende prendere il patentino;
- una prova orale sulle stesse materie della prova scritta, più una parte di verifica delle competenze linguistiche;
- una prova pratica in cui si deve simulare una visita turistica anche mediante supporti multimediali.
Una volta superato l’esame e conseguita l’abilitazione ad esercitare la professione di guida turistica, si potrà essere inseriti nell’elenco nazionale delle guide turistiche nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico, tenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Lavorare come guida turistica
Per quello che riguarda l’attività lavorativa della guida turistica infine, come per moltissime altre professioni. le strade sono 2:
- aprire la Partita Iva e lavorare come autonomo nel settore per conto proprio o appoggiandosi a tour operator o agenzie
- essere assunti come dipendenti da enti pubblici, società private che gestiscono siti di interesse turistico oppure sempre da tour operator o agenzie che preferiscono assumere direttamente il personale
Nel primo caso si potrà avere una maggiore flessibilità sugli orari, la possibilità di accettare o rifiutare o meno l’incarico proposto da un cliente ma, come sempre per gli autonomi, una minore stabilità economica.
Nel caso dell’assunzione si potrà contare su una maggiore stabilità economica con degli orari più o meno prefissati ma, nel caso in cui si lavori per uno specifico museo, una maggiore monotonia poiché le visite saranno sempre nello stesso luogo.
Se invece il datore di lavoro è un tour operator o un’agenzia turistica, ci sarà molto probabilmente una maggiore dinamicità portando il proprio gruppo di turisti tra le varie attrazione della località dove si lavora.