Quante volte ci è stato detto dalle mamme di stare attenti a cosa mangiamo perché alcuni cibi potrebbero essere contaminati e quindi farci stare male? Beh, in effetti non era per niente una bugia e la salmonella è l’agente batterico più isolato quando si parla di infezioni trasmesse dagli alimenti.
Sicuramente avrai sentito parlare, almeno una volta nella vita, di salmonella, ma è anche molto probabile che non abbia mai capito precisamente di cosa si trattasse, per questo motivo qui cercheremo di spiegare meglio cos’è la salmonella e come si prende.
Che cos’è la salmonella
Con la parola ‘’salmonella’’ facciamo riferimento ad un gruppo di batteri facenti parte della famiglia degli enterobatteri che hanno la forma di bastoncelli e sono dotati di flagelli per potersi spostare. Questi microrganismi trovano spesso il proprio luogo ideale in cui annidarsi nell’intestino di rettili, uccelli, insetti e scarafaggi e, purtroppo, l’uomo non ne è affatto immune.
Le tipologie di infezione da salmonella che interessano maggiormente l’uomo sono due:
- le forme tifoidee, più gravi;
- le forme non tifoidee, anche dette salmonellosi minori.
Le forme tifoidee sono rappresentate dalla febbre tifoide ed il paratifo e sono forme piuttosto gravi che riguardano solo l’uomo ed hanno luogo soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e non in quelli già industrializzati.
Le forme non tifoidee, invece, rappresentano delle infezioni che non vanno oltre l’apparato gastrointestinale e non riguardano solo l’uomo, ma anche molti animali, infatti sono gli animali stessi ed i loro derivati (carne, uova, latte) ad essere portatori dell’infezione.
Come si trasmette la salmonella?
Come appena detto, il principale veicolo di trasmissione del batterio da salmonella sono senza dubbio gli animali, ma per essere più precisi e specifici, ci sono tre principali vie di contagio:
- Mangiare cibo contaminato. Principalmente, i cibi che contengono il batterio sono quelli che possono essere consumati anche crudi in specifiche occasioni e sono ad esempio le uova, magari usate per realizzare qualche salsa o crema, ma anche la verdura, sempre cruda, che magari non è stata lavata correttamente e nella terra vi erano tracce di feci di animali con salmonella. Ovviamente la contaminazione degli alimenti può avvenire anche dopo la loro cottura, nel caso in cui questi ultimi venissero a contatto con stoviglie o utensili precedentemente contaminati;
- Bere acqua contaminata inconsapevolmente. Anche toccare con le mani l’acqua o la terra contenenti il batterio, per poi toccare utensili e cibi, potrebbe essere facile causa di contagio;
- Entrare in contatto diretto con l’animale già infetto. Per esempio, giocare con il proprio cane o curare delle galline/pulcini e quindi entrare a contatto con la loro saliva senza rendersi conto di avere piccole feritine sulle mani, potrebbe far entrare in circolo l’infezione nel sangue.
Per quanto riguarda invece la trasmissione tra esseri umani, è possibile solo ed esclusivamente mediante contatto diretto con le feci, il che è ovviamente una possibilità molto più remota in condizioni di corretta igiene.
Nonostante ciò, non è da escludere questa eventualità se si ha a che fare con neonati che potrebbero aver contratto il batterio e che hanno bisogno che venga loro cambiato il pannolino.
Quali sono i sintomi?
Questa malattia si manifesta in modi diversi a seconda del sierotipo di salmonella, della carica batterica, della quantità del cibo contaminato che è stata assunta e della condizione di salute dell’infettato.
In caso di salmonellosi non tifoidee la principale conseguenza sono le gastroenteriti. Nello specifico i sintomi più comuni in situazioni non estremamente gravi sono: nausea, crampi alla pancia, diarrea, vomito, febbre, dolori articolari e mal di testa.
Le forme più gravi di salmonellosi, invece, possono determinare setticemia con sintomi che vanno oltre l’apparato digerente come artriti, polmoniti e osteomieliti.
Solitamente il tempo di incubazione, ossia il tempo che il batterio impiega per riprodursi all’interno dell’intestino, può variare tra le 12 e le 72 ore, dopo di ché i sintomi inizieranno a manifestarsi. Inoltre, la salmonellosi dura di solito tra i 4 e i 7 giorni ed è solo in casi particolari che si manifesta in forme più gravi.
Insomma, dopo aver ben spiegato la salmonella come si prende, che cos’è e quali sono i sintomi, possiamo senza dubbio dire che si tratta di una malattia da cui star bene alla larga e, per fortuna, con dei piccoli accorgimenti non sarà molto difficile farlo.