Nuove Intercettazioni Rivelano Pressioni e Lobbying di Autostrade per l’Influenza su Conte e il Movimento 5 Stelle
Scopri le nuove intercettazioni che svelano le pressioni di Autostrade per l’Italia, guidata dalla famiglia Benetton, sui politici, inclusi l’ex premier Giuseppe Conte e i ministri del Movimento 5 Stelle. L’inchiesta rivela anche il ruolo della Lega e delle figure chiave nell’eludere la revoca della concessione del Ponte Morandi. Leggi di più su queste rivelazioni esplosive.
Inchiesta Morandi: Nuove Intercettazioni Rivelano Pressioni e Lobbying di Autostrade per l’Influenza su Conte e il Movimento 5 Stelle
Il Ponte Morandi è stato uno degli eventi più tragici nella storia recente dell’Italia. Oltre alla terribile perdita di vite umane, ha sollevato interrogativi sulla gestione delle infrastrutture e sulla responsabilità delle autorità e delle società coinvolte. Oggi, grazie a nuove intercettazioni, emergono dettagli sconcertanti sul coinvolgimento di Autostrade per l’Italia, controllata dalla famiglia Benetton, nell’influenzare politici di spicco, inclusi l’ex premier Giuseppe Conte e i ministri del Movimento 5 Stelle.
Pressioni e Abboccamenti: Il Tentativo di “Arrivare a Conte”
Le nuove intercettazioni, che sono state rivelate durante il processo sul Ponte Morandi e descritte nel libro “Il crollo” pubblicato da Ponte alle Grazie, gettano luce sulle azioni compiute da figure chiave di Autostrade per l’Italia per evitare la revoca della concessione dopo il crollo del ponte. Queste conversazioni indicano che i dirigenti di Autostrade hanno cercato di influenzare sia politici del centrodestra che del centrosinistra, con il chiaro obiettivo di “arrivare a Conte”.
Lobbying e Coinvolgimento dei Politici
Le intercettazioni mettono in luce i contatti tra i dirigenti di Autostrade per l’Italia e vari politici influenti. In particolare, sono emersi abboccamenti con la Lega e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, insieme all’amministratore delegato di Atlantia e della controllata Aspi, Giovanni Castellucci. Tali incontri si sono svolti immediatamente dopo il crollo del Ponte Morandi e sembrano essere stati finalizzati a mantenere la concessione e a negoziare con successo con il governo.
Ruolo Attivo di Ex Ministri e Persone di Fiducia
Le intercettazioni rivelano anche il coinvolgimento attivo di ex ministri come Graziano Delrio e Vittorio Grilli, che hanno avuto un ruolo nella trattativa che ha portato alla revoca della concessione e all’ingresso della Cassa depositi e prestiti in Aspi. Si afferma che ci sia stata una trattativa complessa che ha portato a un accordo multimiliardario con Atlantia.
Limiti nell’Accesso alle Conversazioni
Tuttavia, è importante notare che alcune parti di queste intercettazioni potrebbero non essere mai divulgate. Le leggi che tutelano i soggetti non indagati, come la legge-bavaglio di Andrea Orlando, potrebbero impedire al pubblico italiano di conoscere appieno i contenuti delle conversazioni tra i vertici di Autostrade e i politici. Ciò solleva preoccupazioni sulla trasparenza e sul diritto alla difesa per gli imputati coinvolti nel processo del Ponte Morandi.
Conclusioni
Le nuove intercettazioni rivelano un quadro inquietante delle pressioni esercitate da Autostrade per l’Italia sui politici per salvaguardare i propri interessi. L’inchiesta evidenzia il ruolo della società nel cercare di influenzare decisioni cruciali che riguardano la concessione del Ponte Morandi. Tuttavia, è necessario un approfondimento ulteriore per comprendere appieno l’impatto di queste azioni sulla gestione delle infrastrutture e sulle responsabilità dei vari attori coinvolti.
Nota: Questo articolo riporta informazioni tratte dalle intercettazioni pubblicate nel libro “Il crollo” e non riflette necessariamente il punto di vista di tutti gli attori coinvolti. L’inchiesta e il processo legale sono ancora in corso, e ulteriori sviluppi potrebbero emergere in futuro.