Netflix convocato davanti al Grand Jury dallo Stato del Texas per lo scandalo “Cuties”
Dopo settimane di indignazione, continua a fare clamore la vicenda del film francese “Cuties” diretto dal registra Maïmouna Doucouré e diffuso da Netflix negli Stati Uniti d’America.
Proprio negli USA si è sollevato il polverone e l’indignazione generale per la storia di questo film che vede come protagonista una ragazza musulmana di 11 anni che disobbedisce ai genitori per unirsi ad un gruppo di ballo per vincere una competizione.
La storia ricorda molto quella di altri noti film, come i vari Step Up ad esempio, ma la differenza, ed è ciò per cui si è sollevata la polemica, è la sessualizzazione delle bambine protagoniste del film con balli e abiti che sono stati considerati dal pubblico come troppo spinti.
Il registra si è difeso dicendo che la morale della storia è proprio l’opposto, ovvero che i bambini andrebbero protetti dai propri genitori ma, a quanto pare, il messaggio recepito dalla maggior parte del pubblico è stato totalmente opposto.
Anche il colosso americano dello streaming ha dichiarato: “Cuties è un lavoro sociale contro la sessualizzazione dei bambini e le accuse che ci sono state mosse sono senza fondamento e noi rimaniamo del nostro parere in merito al film“
Ora, lo Stato americano del Texas ha convocato Netflix a comparire davanti al Grand Jury per spiegare ufficialmente la propria posizione. Mentre il Senatore Ted Cruz, colui che ha fortemente sostenuto la lotta contro il film, spera che l’organo di giustizia americano possa obbligare Netflix a rimuovere il film dalla sua programmazione.