Cosa sono le polizze a protezione del mutuo e in quali casi utilizzarle

L’acquisto di un immobile è un sogno che si realizza per molte persone, specie per le coppie più giovani che molto spesso hanno difficoltà ad avere la somma necessaria a disposizione.

Nella maggior parte dei casi, comunque, occorre stipulare un finanziamento con un istituto di credito per poter perfezionare l’acquisto; grazie al contratto di mutuo, infatti, la banca eroga una somma a favore dell’acquirente, iscrivendo un’ipoteca sulla casa, con quest’ultimo che si impegna a versare delle rate in maniera periodica.
Molto spesso la banca, però, per erogare il mutuo richiede al mutuatario di sottoscrivere delle polizze aggiuntive a protezione del mutuo. Vediamo quali sono e quando sono utilizzate.

Questo argomento è diventato di notevole attualità dopo che è stato pubblicato uno studio con il quale veniva evidenziato che il costo dell’erogazione del mutuo tende ad aumentare di una percentuale compresa tra il 2 e il 10% a causa delle polizze che la banca chiede al mutuatario di sottoscrivere per proteggere il regolare pagamento del mutuo.

Queste polizze, definite CPI ossia Credit Protection Insurance, sono contratti che coprono gli eventi vita, danni o una pluralità di rischi in modo da riuscire a garantire la restituzione del prestito; a voler essere più precisi, gli eventi maggiormente rientranti in questo tipo di polizze sono quelli che riguardano la morte del sottoscrittore, l’invalidità, la perdita dell’impiego o della capacità lavorativa per i lavoratori autonomi.

Recentemente, è stato chiarito che le banche non possono vincolare l’erogazione del mutuo alla sottoscrizione di una di queste polizze.
Qualora volesse proporre una copertura assicurativa, come avviene nella prassi, deve in ogni caso informare adeguatamente il cliente sui costi della polizza e sulle provvigioni che saranno applicate; ciò non toglie che il cliente, se volesse sottoscrivere una di queste polizze, ha la facoltà di rivolgersi anche ad un’altra compagnia assicurativa, informando la banca e consegnando la relativa documentazione.

Bisogna infine precisare che al momento l’unica polizza assicurativa obbligatoria in fase di accensione di un mutuo è quella relativa allo scoppio e all’incendio che potrebbero coinvolgere l’immobile oggetto di mutuo, che rappresenta l’unica garanzia per la banca.

Polizze protezione mutuo: perdita dell’impiego

Una delle polizze che ha acquistato un’importanza sempre maggiore negli ultimi anni, e soprattutto in questo periodo di piena pandemia, è quella relativa alla perdita dell’impiego, un’eventualità che comporta per il debitore l’impossibilità a poter rimborsare periodicamente le rate del suo debito.
L’assicurazione sulla perdita di impiego interviene nel caso in cui il debitore perda il proprio posto di lavoro, con la compagnia assicurativa che paga le rate del mutuo, per un determinato periodo.

Appare ovvio di come si tratti di una soluzione che permetta di proteggere il mutuatario e la sua famiglia, evitando che la mancata percezione dello stipendio possa provocare ulteriori difficoltà al nucleo familiare.

Si tratta, come accennato, di una sottoscrizione completamente lasciata alla discrezione della persona, che non deve sentirsi obbligata a stipulare la polizza.
Per quanto riguarda il funzionamento di questo tipo di assicurazione, precisiamo innanzitutto che la tipologia di polizza può essere differente a seconda della compagnia assicurativa, anche se tutte intervengono nel caso di licenziamento del lavoratore.

Nel momento in cui dovesse verifcarsi questa eventualità, l’assicurazione può prevedere il rimborso parziale del debito o quello integrale, con un importo del premio da corrispondere che sarà ovviamente diverso. Quest’ultimo può essere versato in un’unica soluzione al momento della sottoscrizione del mutuo, essendo in tal modo incluso nel costo complessivo del finanziamento, oppure essere dilazionato nel tempo, con il pagamento del corrispettivo in diverse rate. Il versamento potrà avvenire con cadenza mensile, bimestrale, semestrale o annuale, tramite addebito sul proprio conto corrente.

Cosa prevede la polizza per perdita impiego

In linea di massima, queste polizze hanno una durata temporanea e prevedono il regolare pagamento delle rate da parte della compagnia assicurativa per un periodo variabile tra i 6 e i 18 mesi; si tratta di un arco temporale che si ritiene sufficiente per fare in modo che il lavoratore che ha perso il proprio impiego, abbia la possibilità di ricollocarsi e avere quindi nuovamente a disposizione un reddito per fronteggiare i suoi impegni.

Le coperture assicurative per perdita di lavoro dipendono sempre dal tipo di prodotto scelto, anche se in linea di massima gli eventi che ricomprendono sono:

  • perdita dell’impiego
  • riduzione del reddito disponibile

Ovviamente è sempre molto importante, visualizzare con attenzione eventuali clausole inserite nel contratto, in modo da evitare che siano presenti eventuali esclusioni.

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