Come funzionano le classi di merito dell’assicurazione?
Come molti di noi probabilmente già sapranno, dal 24 dicembre del lontano 1969 nel nostro Paese è diventato obbligatorio possedere una polizza assicurativa associata al proprio mezzo.
Una legge volta a tutelare ogni utente della strada, che in passato, a seguito di un sinistro, si ritrovava costretto a pagare i danni di tasca propria senza avere alcuna copertura alle spalle.
Leggi qui il documento ufficiale: https://www.consap.it/media/1362/l-990-19691224.pdf
Quello di cui però pochi sono a conoscenza, è che alla propria assicurazione corrispondono delle classi di merito che ne determinano il prezzo. Avete capito bene, una scala che va da 1 a 18, e che permette agli automobilisti più prudenti di godere del miglior prezzo sull’assicurazione del proprio veicolo; andiamo a vedere insieme del dettaglio di cosa si tratta!
Come vengono determinate le classi di merito
Come vi abbiamo accennato in precedenza, quello delle classi di merito è un sistema ideato allo scopo di permettere agli automobilisti più prudenti di usufruire di un costo ridotto all’attivamento di una polizza assicurativa sul proprio veicolo.
Ad ogni cittadino che registra per la prima volta una polizza a proprio nome, viene associato un attestato di rischio, ovvero un documento all’interno del quale verranno registrati tutti i sinistri da esso provocati, su ogni automobile posseduta nel corso della propria vita.
La classe di partenza è la classe 14. Il cittadino ha la possibilità di scalare classi ogni anno; trascorrendo infatti un periodo di 365 senza provocare alcun sinistro, la classe verrà scalata di un’unità.
Qualora però ciò non accada, il conducente subirà una penalizzazione di ben due unità di aumento, con il conseguente aumento del premio della polizza.
Classe di merito per neopatentati
Anche i neopatentati che assicurano per la prima volta un veicolo a proprio nome, partono dalla classe 14, ed il motivo di tale scelta governativa è davvero facile da intuire. Un cittadino neopatentato può vantare solo l’esperienza acquisita in scuola guida tramite le apposite prove in strada, motivo per cui la percentuale di possibilità di causare un sinistro aumenta considerevolmente.
Questa regola può essere applicata anche per i giovani dai 18 ai 25 anni di età, che stando sempre alle indagini effettuate dal Ministero dei Trasporti, sono una delle fasce d’età più coinvolta in sinistri ed infortuni al volante.
La classe di merito può essere conservata?
Partendo dal presupposto che la propria classe di merito non è legata al veicolo in possesso, ma all’esperienza di guida e alla storia su strada del conducente, fortunatamente la classe di merito può essere conservata, e non viene persa qualora di decidesse di cambiare veicolo.
Non dimentichiamoci però che il costo della polizza assicurativa non viene calcolato solo in base alla classe di merito; sono moltissimi i fattori che vengono tenuti in considerazione, tra tutti il più importante è sicuramente la potenza del motore del mezzo.
Più il mezzo sarà potente, più probabilità avrà di provocare un sinistro stando alla logica delle varie compagnie assicurative.
Qualora un cittadino non assicurasse alcun veicolo a proprio nome per un periodo di tempo superiore ai cinque anni, indipendentemente dalla motivazione, sarà costretto a ripartire dalla classe 14.
In strada senza assicurazione, cosa si rischia?
Sul tutto il territorio nazionale sono ancora in circolazione approssimativamente 2 milioni di veicoli privi di copertura assicurativa, e la pratica sembrerebbe aumentare nel corso degli anni, ma cosa rischia chi decide di commettere tale illecito?
Senza ombra di dubbio sanzione pesantissime, che vanno al di là di qualche punto sulla patente eliminato. Il codice della strada dispone infatti una sanzione amministrativa che parte da 849 euro e , a discrezione dell’agente, può arrivare fino ad un massimo di 3396 euro.
E’ anche previsto, sempre a discrezione dell’agente che effettua il controllo, il sequestro del veicolo fino al pagamento della sanzione, e la restituzione solo previa attivazione di una polizza assicurativa.
Cifre da capogiro che dovrebbero scoraggiare tutti dal circolare su strade pubbliche senza un’assicurazione attiva, tuttavia le sorprese non finiscono qui.
Per coloro che decidono di commettere l’illecito per più di una volta, i minimi ed i massimali della sanazione amministrativa raddoppiano, ed è prevista anche la confisca del mezzo a periodo indeterminato.
Ricordiamo che in caso di incidente stradale, il conducente che ha causato il sinistro sarà costretto a risarcire i danni di tasca propria, senza potersi appellare ad alcun aiuto da parte dello stato.
Qualora il conducente non disponesse della cifra richiesta per risarcire la vittima, interverrà lo Stato tramite il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, e tutta la pratica verrà consegnata ad una società di recupero crediti.
Come abbiamo visto insieme, riuscire ad abbassare il prezzo della polizza assicurativa è davvero facile tenendo un corretto comportamento in strada. Circolare solo ed esclusivamente su veicoli assicurati è un dovere di ogni cittadino, ed è l’unico modo per tutelare ciascun utente della strada da potenziali sinistri!